Ci risiamo con questa domanda ricorrente che segue la fine emissione di ogni BTP dato in pasto ai contribuenti: meglio un conto deposito o il BTP Valore in quanto a rendimento?

La terza emissione del BTP Valore ha segnato un vero e proprio record nel panorama degli investimenti italiani, attirando una cifra straordinaria di oltre 18,3 miliardi di euro, con un picco di oltre 1,37 miliardi raccolti nell’ultimo giorno di emissione. Questo strumento, dedicato esclusivamente al settore retail, ha registrato il numero più alto di contratti mai raggiunto in una singola operazione di collocamento, attestandosi a 656.369. La sua popolarità è testimoniata dai numeri crescenti fin dal primo giorno di emissione, evidenziando la fiducia e l’interesse rinnovato dei risparmiatori italiani verso i titoli di Stato.

Conto deposito o BTP Valore: caratteristiche del BTP Valore

L’innovativo meccanismo di “step up” del Btp Valore prevede tassi di interesse crescenti nel tempo, partendo da un minimo garantito del 3,25% per i primi tre anni, per salire al 4% negli anni successivi, fino alla scadenza del 2030. Questo schema premia chi mantiene l’investimento per l’intera durata con un premio finale dello 0,7%, superiore rispetto alle emissioni precedenti. Tale struttura rende il Btp Valore estremamente attraente, garantendo rendimenti prefissati e pagamenti trimestrali delle cedole.

Il confronto con i Btp standard disponibili sul mercato secondario rivela come il Btp Valore offra tassi più vantaggiosi (ma non sempre), posizionandosi come una delle opzioni più redditizie per gli investitori alla ricerca di sicurezza e rendimenti interessanti.

Quando si valutano i bond stranieri, specialmente quelli emessi dai Paesi dell’area euro, si nota come i rendimenti siano generalmente inferiori a quelli proposti dal Btp Valore. Tuttavia, i titoli di Stato americani, con un rendimento del 4,2% a sei anni, possono rappresentare un’opzione interessante, sebbene il rischio di cambio euro/dollaro introduca un fattore di incertezza.

Un’analisi del Sole 24 Ore mette in evidenza come i bond bancari, nonostante possano offrire vantaggi in termini di rendimento, siano gravati da una tassazione più elevata rispetto al Btp Valore. Quest’ultimo, quindi, si conferma come scelta privilegiata per i risparmiatori retail, grazie anche alla tassazione agevolata.

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BTP Valore o conto deposito? La soluzione al dilemma

La scelta tra investire in Btp Valore o in un conto deposito dipende da vari fattori, inclusi il rendimento, la durata dell’investimento e la tassazione applicabile. Mentre il Btp Valore promette un guadagno netto complessivo notevolmente alto su un investimento di 30.000 euro, il confronto con le offerte di conto deposito mostra come queste ultime possano essere leggermente più vantaggiose in termini di guadagno annuo medio, nonostante una durata inferiore. Tuttavia, il premio fedeltà e la sicurezza garantita dal Btp Valore, insieme alla possibilità di vendita sul mercato secondario, ne fanno una scelta di prim’ordine per gli investitori.