Come avviene a cadenza periodica è tempo di bilanci per i gestori di fondi comuni. Grazie al report European Fund Manager Survey realizzato da Bank of America è possibile avere uno sguardo di insieme sulle principali tendenze del mercato dei fondi di investimento.

Le sorprese nell’ultimo report non sono mancate a partire dal fatto che c’è stato un vero e proprio cambio nelle prime tre posizioni delle classifica dei settori preferiti. I comparti sul podio restano gli stessi dell’ultima rilevazione solo che è cambiato l’ordine di piazzamento. E così ad essere il settore preferito ora sono le utility e a seguire tech e farmaceutici.

Nuovo flop per il settore immobiliare che per il quarto mese di fila si è classificato all’ultimo posto nella classifica che significa peggior settore secondo i gestori. Per quello che riguarda gli altri comparti delicati, costruzioni e media restano nelle retrovie mentre le banche continuano ad essere sottopesate pur in un contesto di generale attuazione della negatività totale.

Parlando di numeri, il 48% degli intervistati ritiene possibile un ribasso per i fondi ciclici europei rispetto a quelli difensivi a causa del rallentamento della crescita. Il dato comunque è in ribasso rispetto al mese precedente quanto era il 53% degli intervistati a prevedere un ribasso per i fondi ciclici europei.

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I gestori di fondi restano ribassisti nel breve termine

banconota da 100 euro
Ecco il sentiment dei gestori di fondi comuni secondo l’ultimo sondaggio European Fund Manager Survey

Ci sono altri dati interessanti emersi dall’indagine di Bank of America. Secondo il 73% dei gestori intervistati ci potrebbe essere un ribasso per il mercato europeo a causa delle stretta monetaria della BCE (anche nel summit di giugno dell’EuroTower c’è stato un rialzo del costo del denaro di 25 punti base ma soprattutto non c’è stato un impegno preciso sulle tempistiche del cambio di direzione). A differenza della precedente rilevazione, però, ora la maggioranza del 52% prevede un aumento nei prossimi 12 mesi contro il 44% precedente.

Ancora per l’84% degli intervistati ci potrebbe essere un ribasso per gli utili per azione europei a causa del rischio recessione e del calo dell’inflazione. Tra l’altro sono il 30% i gestori di fondi intervistati che vedono i declassamenti degli utili come l’effetto più plausibile nel caso in cui ci dovesse essere una correzione del mercato. Per finire il 23% degli intervistati ritiene che le azioni europee siano sopravvalutate. Il problema è che questa percentuale non è mai stata così alta da dicembre scorso.

Tirando quindi le somme: per 3 gestori di fondi comuni su 4, per le azioni europee ci sarà uin ribasso nel breve termine. L’indicazione è chiara. A bilanciare il tutto il fatto che per il 52% dei gestori di fondi comuni interpellati dal sondaggio ci dovrebbe essere un rialzo.