equity crowdfunding europa primo semestre 2025
Come sta andando l'equity crowdfunding in Europa in questo 2025? (www.risparmioggi.it)

Negli ultimi anni, l’equity crowdfunding ha saputo ritagliarsi un ruolo sempre più rilevante nel panorama della finanza europea. Se in passato veniva considerato una modalità di finanziamento alternativa e marginale, oggi rappresenta un canale strutturato, scelto da startup e PMI per raccogliere capitali in modo trasparente e partecipativo. I numeri dell’equity crowdfunding 2025, aggiornati ai primi sei mesi dell’anno, confermano una crescita costante, che interessa sia i capitali raccolti che il numero di investitori coinvolti.

Ma cosa ci raccontano i dati più recenti? E quali sono le prospettive per l’equity crowdfunding in Europa, in un contesto segnato da innovazioni tecnologiche, nuove normative e un crescente interesse degli investitori istituzionali?

Equity crowdfunding Europa 2025: un mercato in espansione

Nel primo semestre del 2025, il mercato europeo dell’equity crowdfunding ha registrato una raccolta complessiva di circa 157 milioni di euro, distribuiti su oltre 200 campagne pubbliche. Si tratta di una crescita importante rispetto all’anno precedente, con una proiezione che potrebbe superare i 300 milioni di euro entro fine anno.

Aumentano non solo i capitali, ma anche la qualità dei progetti finanziati. Le startup che scelgono il crowdfunding come strumento di raccolta non lo fanno più solo per trovare liquidità, ma anche per testare il mercato, creare community di sostenitori e attirare l’attenzione dei venture capitalist.

I settori più attivi in questa prima parte del 2025 sono stati:

  • Life Sciences, con oltre 40 milioni di euro raccolti;
  • Tech e Intelligenza Artificiale, che hanno attirato più di 30 milioni;
  • Food & Agriculture, con circa 29 milioni di euro.

Sono quindi i grandi trend tecnologici ed economici europei a spingere sempre più capitali verso startup innovative e progetti ad alto impatto sociale e ambientale.

Francia e Italia: due mercati a confronto

A livello geografico, la Francia si conferma il primo mercato europeo per volumi di equity crowdfunding, con una raccolta stabile tra il primo e il secondo trimestre 2025. Il sistema francese è ormai maturo e ben strutturato, anche se ancora poco orientato agli investimenti transfrontalieri.

L’Italia, invece, mostra un andamento più altalenante. Dopo un ottimo primo trimestre, il secondo trimestre 2025 ha segnato un rallentamento fisiologico, con meno campagne attivate e una raccolta inferiore. Complessivamente, però, l’Italia resta il secondo mercato europeo, con 24 milioni di euro raccolti nei primi sei mesi. Le principali piattaforme italiane (tra cui spiccano Mamacrowd e CrowdFundMe) stanno continuando a innovare e ad ampliare il bacino di investitori, puntando anche su settori emergenti come l’intelligenza artificiale e il green.

Equity crowdfunding Europa: i numeri raccontano un mercato più maturo

I dati dell’equity crowdfunding 2025 parlano chiaro: il settore sta crescendo non solo in quantità, ma anche in qualità. Le valutazioni medie delle startup finanziate si attestano intorno ai 10 milioni di euro pre-money, segno che il mercato sta maturando e che le campagne coinvolgono sempre più spesso aziende con business model già validati e team strutturati.

Un elemento interessante riguarda la crescente integrazione tra equity crowdfunding e venture capital. Sempre più spesso, infatti, vediamo operazioni in cui le piattaforme di crowdfunding collaborano con angel investor, fondi early-stage e corporate venture capital. Questo conferma il ruolo ibrido del crowdfunding, che da semplice raccolta “dal basso” si trasforma in uno strumento strategico all’interno della filiera dell’innovazione europea.

Cosa succederà nei prossimi mesi

Guardando ai mesi a venire, il mercato europeo dell’equity crowdfunding dovrà affrontare alcune sfide importanti:

  • Migliorare la qualità dei progetti proposti, evitando campagne speculative o poco trasparenti;
  • Attrarre investitori internazionali, sfruttando il Regolamento ECSP, che facilita i round cross-border;
  • Integrare meglio il crowdfunding con i canali tradizionali di finanza d’impresa, costruendo un ecosistema più solido e interconnesso.

In Italia, il potenziale di crescita resta elevato, ma serviranno più campagne di qualità, maggiore apertura internazionale e una capacità di comunicazione più efficace per attrarre anche investitori professionali.

Le prospettive dell’equity crowdfunding 2025

Il 2025 potrebbe essere un anno di svolta per l’equity crowdfunding Europa. L’espansione di modelli innovativi come i Private Club Deal, che permettono a family office e investitori qualificati di partecipare a round selezionati, e l’aumento della digitalizzazione delle piattaforme potrebbero portare il settore a un nuovo livello di maturità.

Resta da capire se i prossimi mesi confermeranno la crescita prevista o se eventuali instabilità macroeconomiche, come tensioni geopolitiche o rallentamenti dei mercati finanziari, freneranno questa evoluzione.

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