Il 6 giugno 2025 al Forum Investing 2025 di Milano sarà dedicato ampio spazio all’educazione finanziaria al femminile, affrontando un tema cruciale per l’autonomia economica delle donne e la riduzione delle disuguaglianze di genere. E’ la prima volta che una tematica così delicata viene portata in primo piano in un evento nazionale dedicato agli investimenti e al trading online. Un passaggio dovuto per colmare un divario che ha tutta una serie di implicazioni sulla posizione stessa della donne nella società.
Non è un caso, quindi, che dello stato dell’eduzione finanziaria femminile si parli proprio alla prima edizione del Milano Investing 2025, l’evento gratuito organizzato da SoS Trader che si terrà presso il Centro Congressi Palazzo Mezzanotte in Piazza Affari 6 a Milano e che è candidato ad essere il più importante appuntamento dell’anno dedicato agli investimenti come dimostra il vasto parterre di relatori partecipanti (tra cui molte donne) nonchè i tantissimi espositori presenti.
Indice
Sull’educazione finanziaria un gap ancora troppo ampio
Secondo il Global Gender Gap Report 2024 del World Economic Forum, l’Italia si colloca al 111° posto su 146 paesi per partecipazione economica femminile, segnando un peggioramento di sette posizioni rispetto all’anno precedente. La situazione è altrettanto preoccupante sul fronte dell’alfabetizzazione finanziaria.
Negli Stati Uniti, un sondaggio del 2022 condotto dal TIAA Institute ha rilevato che le donne hanno risposto correttamente solo al 45% delle domande sulle finanze personali, rispetto al 55% degli uomini. In Europa, uno studio di Allianz del 2023 ha evidenziato che le donne hanno risposto correttamente a una media di 3,7 domande su 9, mentre gli uomini a 4,5. I numeri non lasciano spazio a dubbi interpretativi.
L’educazione finanziaria come strumento di empowerment
Investing Milano 2025 proporrà per la prima volta una serie di incontri dedicati all’importanza dell’educazione finanziaria per sensibilizzare le donne a guadagnarsi – letteralmente – autonomia e indipendenza economica, leve imprescindibili per arrivare a eliminare il gender gap e, soprattutto, il gender pay gap.
Secondo i dati Istat, in Italia il gender pay gap è stimato al 5,6%: questo significa che, in media, le donne guadagnano il 5,6% in meno degli uomini a parità di lavoro e ore lavorative. Il divario è più marcato tra i laureati (16,6%) e tra i dirigenti (30,8%) .
L’evento del 6 giugno che si terrà presso la sede di Borsa Italiana a Palazzo Mezzanotte, rappresenta un’opportunità per affrontare queste sfide e promuovere iniziative concrete volte a migliorare l’educazione finanziaria delle donne. Attraverso workshop, seminari e tavole rotonde, Forum Milano 2025 si propone di fornire strumenti pratici e conoscenze fondamentali per favorire l’empowerment economico femminile.
La partecipazione all’evento è del tutto gratuita. E’ unicamente necessaria la registrazione alla pagina ufficiale: https://www.investingmilano.it/iscrizioni/
Focus: il rapporto tra donne e trading
Pur nella sua naturale evoluzione, il rapporto tra donne e trading continua ad essere ancora marcato da squilibri e stereotipi. Se da un lato cresce il numero di donne che si affacciano ai mercati finanziari, dall’altro persistono barriere culturali, psicologiche ed educative che ne frenano la piena partecipazione. Eppure, le donne che operano nel trading dimostrano, secondo numerosi studi, qualità distintive e performance spesso superiori a quelle maschili nel lungo periodo.
Le statistiche parlano chiaro: il mondo del trading è ancora largamente dominato dagli uomini. Secondo alcuni recenti dati del broker IG solo il 15-20% dei trader retail nel mondo sono donne. In Italia, le percentuali sono simili, se non inferiori. Una seconda ricerca condotta da un altro broker di fama mondiale, eToro, ha rilevato che le donne rappresentano circa il 13% dei trader sulla piattaforma.
Questa sottorappresentazione non è necessariamente frutto di disinteresse. Piuttosto, rispecchia una cultura finanziaria che per decenni ha escluso o marginalizzato la presenza femminile, privilegiando un modello aggressivo e altamente competitivo, spesso non in linea con gli approcci più cauti e riflessivi che tendono a caratterizzare l’investimento al femminile.
Perché le donne fanno meno trading?
I motivi del gap uomo/donna nel trading sono diversi tra loro ma al tempo stesso finiscono con l’intrecciarsi:
- bassa educazione finanziaria: come riportato dallo studio Allianz che abbiamo citato in precedenza e donne in Europa hanno un livello di alfabetizzazione finanziaria inferiore rispetto agli uomini
- minore fiducia in sé stesse: diversi studi evidenziano che, anche a parità di competenze, le donne si sentono meno sicure nelle proprie decisioni finanziarie.
- stereotipi di genere: il trading è ancora percepito come un’attività “maschile”, veloce, adrenalinica e competitiva, scoraggiando molte donne che non si riconoscono in questo modello.
- tempo a disposizione: la disparità nella gestione dei carichi familiari continua a pesare: molte donne hanno meno tempo per dedicarsi alla formazione e all’operatività nei mercati.
Nonostante le barriere, le donne che si avvicinano al trading dimostrano caratteristiche molto apprezzate nel lungo periodo:
- maggiore prudenza: tendono a correre meno rischi inutili, evitando mosse impulsive.
- approccio strategico e disciplinato: operano con una pianificazione più accurata e con meno eccessi emotivi.
- performance più stabili: secondo uno studio di Fidelity Investments del 2021, le donne investitrici hanno ottenuto rendimenti migliori degli uomini di circa lo 0,4% annuo nel corso di un decennio.
L’Importanza dell’educazione finanziaria al femminile
Promuovere la presenza delle donne nel mondo del trading non è solo una questione di equità, ma anche di qualità e diversificazione. Educare le donne alla finanza e al trading significa fornire loro strumenti per l’indipendenza economica, la pianificazione del futuro e la partecipazione consapevole all’economia globale.
Un appuntamento come il Forum Investing Milano 2025 punta proprio su questo: aprire spazi dedicati alla finanza al femminile, offrendo formazione e confronto, per superare paure e barriere culturali.
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