prossimi dividendi di Mediobanca
Previsioni sui prossimi dividendi Mediobanca (www.risparmioggi.it)

Il 19 maggio scorso in occasione del dividend day 2025 di Borsa Italiana, Mediobanca staccava il suo acconto sul dividendo 2025 remunerando gli azionisti con 0,56 euro per azione. Al completamento della cedola manca ancora il saldo che, di solito, viene staccato nel mese di novembre. Nel 2024 Piazzetta Cuccia staccò un dividendo complessivo pari a 1,07 euro contro gli 0,85 euro dell’anno precedente. La particolare suddivisione del dividendo Mediobanca non è un caso ma fa riferimento all’anno fiscale non coincidente con quello solare. E così il dividendo di cui è stato staccato l’acconto a maggio e verrà staccato il saldo a novembre è quello relativo all’anno fiscale 2024/2025.

Chiarito questo aspetto, gli investitori che hanno in portafoglio azioni Mediobanca e stanno pensando di inserirle proprio per garantirsi i flussi di reddito passivo derivanti dai dividendi, non guardano solo alla definizione del saldo sul dividendo 2025 ma a che a quelle che saranno le prossime cedole di Piazzetta Cuccia. Parliamo dei dividendi da qui a tre sul cui ammontare sono arrivate indicazioni preziose nell’ambito dalla recente approvazione del piano industriale al 2028 della quotata del settore bancario. La competitività con Monte dei Paschi, oramai prossima al lancio di un’OPS su Mediobanca, potrebbe fare ricchi proprio i possessori di azioni di Piazzetta Cuccia. Il management del salotto buono della finanza italiana, infatti, per fare impedire a MPS di riuscire nella sua operazione, è pronto a staccare una pioggia di soldi nei prossimi esercizi fino al 2028.

Ma di quanto stiamo parlando? A quanto potrebbero ammontare i prossimi dividendi di Mediobanca sulla base delle indicazioni presenti nel nuovo piano strategico?

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Prossimi dividendi Mediobanca: i segnali del piano industriale

4,9 miliardi di euro di remunerazione in tre anni di cui 4,5 miliardi only cash. E’ questa l’indicazione in materia di dividendi Mediobanca arrivata dall’aggiornamento del piano industriale di Piazzetta Cuccia. Non numeri sparati in aria ma target concreti visto che, come specificato dallo stesso piano, il forte aumento della remunerazione degli azionisti verrebbe supportato dalla maggiore generazione di capitale (280 punti base all’anno) a sua volta supportata dall’alta redditività e dall’assenza di impatti regolamentari negativi. Obiettivo a fine piano è quello di arrivare al 2028 ad un cash yield di oltre il 30%. Un livello simile collocherebbe Mediobanca ai vertici della classifica europea per cash yield.

Ricapitolando:

  • 4,9 miliardi di remunerazione totale in 3 anni
  • 4,5 miliardi in cash
  • 400 milioni dal completamento del piano di buy back e dalla cancellazione di azioni proprie

Il messaggio che Piazzetta Cuccia vuole lanciare è quindi chiaro: non aderite all’OPS di Monte dei Paschi non solo perchè essa non valorizza Mediobanca (su questo l’ad Nagel è stato chiarissimo) ma soprattutto perchè non vi conviene come remunerazione.

Il ritorno sul capitale annuo generato dai prossimi dividendi di Mediobanca

Proviamo allora a passare dalla remunerazione degli investitore nell’arco del prossimo triennio a qualcosa di più concreto come il ritorno sul capitale annuo generato da questa politica di distribuzione.

Tanto per iniziare il target fissato da Mediobanca è pari ad oltre il 30% della market cap della quotata. Da qui un ritorno sul capitale annuo del 10% circa (sommando sia cedole che buy back).

Numeri impressionanti e infatti quella remunerazione complessiva di 4,5 miliardi di euro in tre anni è superiore ai 3,8 miliardi di euro che erano stati stimati sempre nello stesso arco temporale dagli analisti di Equita. Proprio il forte aumento dei dividendi Mediobanca viene considerato dalla sim milanese con la più grande sorpresa presente nell’aggiornamento del piano industriale.

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Questo articolo è stato redatto a solo scopo informativo e non si può considerare in alcun modo un’indicazione operativa. Il sito web non garantisce la correttezza e non si assume la responsabilità sull’utilizzo delle informazioni riportate.