crowdfunding civico milano
Aperte le raccolte fondi: 50% comunità - 50% Comune (www.risparmioggi.it)

Negli ultimi anni, Milano ha scelto di sostenere concretamente le iniziative locali promosse da cittadini, imprese sociali, associazioni e commercianti con uno strumento semplice ed efficace: il crowdfunding civico. L’edizione 2024–2025 del bando si concentra sulle cosiddette “alleanze di quartiere”, con l’obiettivo di far crescere progetti che uniscono realtà economiche e sociali nel promuovere l’economia di prossimità, la vivibilità urbana e il coinvolgimento della comunità. L’iniziativa non si limita alla raccolta fondi, ma prevede un meccanismo di cofinanziamento pubblico che raddoppia le donazioni private raccolte online.

Crowdfunding civico Milano: un meccanismo misto, metà dai cittadini, metà dal Comune

Il crowdfunding civico si basa su una logica molto chiara (lo abbiamo visto anche nelle Marche e in Puglia). Per quanto riguarda il Comune di Milano, chi vuole proporre un progetto deve raccogliere almeno il 50% del budget previsto attraverso microdonazioni online. Se riesce a raggiungere questo obiettivo in 60 giorni, interviene il Comune con un contributo a fondo perduto che copre l’altra metà, fino a un massimo di 50.000 euro per progetto.

Questo meccanismo non solo stimola l’iniziativa privata, ma la responsabilizza: per ottenere i fondi pubblici, serve dimostrare di avere il sostegno reale delle persone, delle reti di quartiere, delle comunità.

A chi è rivolto e che tipo di progetti sostiene

Il bando è aperto a una varietà di soggetti: imprese, cooperative, associazioni culturali e sociali, comitati e altre realtà locali, sia profit che non profit. L’importante è che il progetto abbia ricadute concrete sul territorio milanese.

Non c’è un vincolo rigido sulla tipologia di iniziativa: sono ammissibili proposte che puntano a rivitalizzare strade e piazze, contrastare la desertificazione commerciale, rafforzare attività economiche di vicinato o valorizzare spazi pubblici in chiave sociale, culturale o ambientale. Vengono valutati positivamente anche interventi per recuperare filiere produttive locali, migliorare la sostenibilità o costruire percorsi di inclusione e coesione.

Crowdfunding civico Milano: alcuni esempi concreti dei progetti in partenza

I primi progetti dell’edizione 2024–2025 offrono una panoramica concreta di cosa si può realizzare grazie a questo strumento. Alcuni mirano alla riqualificazione di spazi urbani trascurati, come nel caso di piazzale Veronica Gambara, dove l’idea è trasformare un’area percepita come insicura in un punto d’incontro con iniziative aggregative e culturali.

Altri progetti puntano a rafforzare le relazioni tra commercianti, artigiani e cittadini, come l’iniziativa Zona Wagner, che estende un sistema di pagamento già attivo nel mercato comunale a una rete più ampia di negozi e botteghe di quartiere.

Ci sono poi progetti con un forte orientamento sociale e culturale, come quello attivato nei quartieri Padova, Turro e Crescenzago, dove si prevede la creazione di spazi di aggregazione e laboratori creativi per promuovere inclusione, partecipazione e rivitalizzazione sociale.

Crowdfunding civico Milano: i progetti nel dettaglio

  • San Gottardo–Via Meda: Un borgo in città (Porta Ticinese – Conca del Naviglio): lanciato da una rete di imprese, realtà culturali e sociali del quartiere, punta a valorizzare la zona con itinerari tra le botteghe storiche e iniziative di pulizia urbana. La campagna è già attiva.
  • Zona Wagner (Pagano): il Consorzio Mercato Comunale Wagner vuole estendere la rete commerciale locale anche ad artigiani e negozi di Vercelli e De Angeli, introducendo un sistema di gestione crediti condiviso e attività sociali con le associazioni del territorio. La raccolta fondi inizia il 26 maggio.
  • Padova – Turro – Crescenzago: un progetto promosso da Mutuo Soccorso Milano insieme a comitati, librerie e negozi di zona per creare nuovi spazi di incontro, eventi e laboratori creativi che stimolino inclusione e partecipazione. Campagna online dal 26 maggio.
  • Via Dolce Via tutto l’anno (Dergano): l’associazione che da anni anima il quartiere con l’omonima festa intende proporre un calendario di attività distribuito lungo tutto l’anno, per mantenere viva la rete di relazioni tra abitanti, scuole e attività locali. La campagna parte il 29 maggio.
  • Barona rigenerattiva (Giambellino): una rete di soggetti del quartiere – tra cui il Forum Cooperazione e Tecnologia – propone interventi di riqualificazione dell’area antistante la sede di Binari Kaleidoscopi Metropolitani, con azioni legate al riciclo, al consumo consapevole e alla promozione di filiere agricole locali. Il lancio della raccolta è previsto per il 6 giugno.
  • Piazzale Veronica Gambara, femminile plurale (Bande Nere): la libreria “In cerca di guai” propone di riqualificare il piazzale attraverso iniziative che uniscano promozione commerciale, socialità e cura dello spazio pubblico, per restituirgli un ruolo attivo nella vita del quartiere. La campagna sarà online dal 30 maggio.

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