Il conto corrente rientra tra quelle voci di spesa che negli ultimi 12 mesi hanno subito un importante rincaro. Non solo benzina e diesel, non solo gas e mezzi pubblici, non solo pedaggi autostradali e bollette della luce: anche il conto corrente ha registrato un rincaro che non lascia certo indifferenti nell’ultimo anno, visto che si parla di una spesa media di 200 euro all’anno per famiglia.

Questo è quanto emerge da un recente report elaborato da MilanoFinanza a ridosso dell’epifania e che ha riguardato diversi voci di spesa, tra cui i conti correnti, per i quali i costi sono aumentati, ma non certo i guadagni, perché le banche tradizionali sono piuttosto impegnate nella strenua difesa dei propri bilanci, penalizzati dall’andamento negativo del mercato, ma anche dal calo delle commissioni del risparmio gestito.

Per difendersi da questi aumenti (7%, leggermente al di sotto ma comunque in linea con il tasso di inflazione dell’8,1%), è necessario pensare a due cose principali: risparmiare e guadagnare.

Come risparmiare sulle spese del conto corrente

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Su come risparmiare sulle spese del conto corrente abbiamo già scritto questo articolo, parlando di spese fisse e di spese variabili e orientando l’utente a scegliere un conto corrente online (più economico rispetto a quello tradizionale), ma soprattutto con pochi costi nascosti.

Dall’imposta di bollo (34,20 euro all’anno per chi ha una giacenza media superiore a 5.000 euro) al canone annuo (c’è chi lo azzera il primo anno, chi sempre alla presenza di certe condizioni, chi invece lo fa pagare dall’apertura), passando per i costi di carte, prelievi e bonifici. È molto importante conoscere il proprio conto corrente, sapere ad esempio se vengono applicate commissioni se effettuiamo prelievi presso gli sportelli ATM di altre banche, oppure se effettuiamo più di 1 bonifico al mese.

Allo stesso tempo è bene essere consapevoli delle offerte che ci vengono proposte: cosa succede se accreditiamo lo stipendio? Quali vantaggio traiamo se vincoliamo una parte dei nostri soldi in un conto deposito della stessa banca? Se non succede niente, allora forse è il caso di cambiare istituto di credito e capire quale sia quello più affidabile e che ci dia dei benefici se gli garantiamo questo tipo di cose.

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Come guadagnare

La seconda cosa alla quale dobbiamo pensare è capire se possiamo guadagnare: a luglio sono aumentati i tassi di interesse, ma sui conti le percentuali di guadagno sono prossime allo zero. Meglio puntare sui conti deposito? Sì, ok, ma qui stiamo parlando di conti correnti e quindi può essere opportuno dare uno sguardo in giro e vedere se c’è un conto corrente che offra interessi attivi o soluzioni ancorate a conti deposito della stessa banca.  

Ad esempio, al momento, se apri Conto Corrente Arancio e diventi cliente ING puoi ottenere il 3% annuo lordo per i primi 3 mesi sulle somme vincolate su Conto Arancio. Il tasso di interesse, dopo il primo trimestre, scende allo 0,5%, ma non ci sono vincoli. L’offerta è valida fino al 31 marzo 2023.

Un’alternativa interessante è Controcorrente di IBL Banca: per chi apre un nuovo conto entro il 31 marzo 2023, potrà avere il tasso lordo del 2% fino al 31 dicembre 2023 sulle somme in giacenza, indipendentemente dalla quantità della stessa e dal tipo di conto corrente aperto. Dopo il 31 dicembre 2023, invece, la remunerazione varia in base alla giacenza media annua del conti, risultando dello 0,1% per giacenze inferiori a 9.999 e, dello 0,2% per giacenze inferiori a 19.999 €, e così via. Inoltre, sempre fino al 31 dicembre 2023 l’imposta di bollo è gratuita.