Le azioni BPER Banca sono state tra le protagoniste indiscusse della seduta di borsa di oggi. Forti della riuscita dell‘OPS su Banca Popolare di Sondrio, hanno tagliato il traguardo con un rialzo del 6,54% a 7,9 euro. Non è un caso se il secondo titolo migliore sul listino di riferimento di Piazza Affari è stata proprio la Popolare di Sondrio che di punti percentuali ne ha messi in cassaforte 6,2 chiudendo a 12,36 euro. Non è necessario aver seguito tutto il dossier relativo all’offerta pubblica di scambi per comprendere che la reazione euforica del mercato è un riconoscimento proprio alla riuscita dell’operazione e soprattutto alle prospettive che adesso si aprono. C’è la consapevolezza del fatto che il destino della Popolare di Sondrio sarà quello della piena integrazione in BPER Banca (e, in tal caso, sarebbe inevitabile l’addio delle azioni BPSO a Borsa Italiana).
Tutto perfetto, quindi, ma quali sono state le ripercussioni sugli ETF più esposti alle azioni BPER Banca? Ci sono state anche lì delle conseguenze oppure la reazione è stata irrilevante?
Gli ETF con più esposizione alle azioni BPER Banca
Passando dalle azioni BPER Banca agli ETF con esposizione sul titolo della banca modenese le prospettive cambiano. In questo caso anche in modo molto marcato perchè, contrariamente a quello che si può ipotizzare forse guardando agli esempi di Unicredit o di Intesa Sanpaolo, il peso delle azioni BPER negli ETF più esposti è molto contenuto.
Tanto per cominciare è meglio scordarsi proprio i pesi a doppia cifra a cui un Unicredit ha abituato con i suoi ETF. Nel caso delle azioni BPER Banca siamo su livelli molto più bassi visto che non si arriva neppure al 3%.
L’ETF in assoluto più esposto è l’Amundi Italy MIB ESG UCITS (Ticker FMI). Questo ETF lanciato nel giugno 2010 replica l’indice MIB ESG a sua volta formato da azioni italiane che sono filtrate a seconda dei criteri ESG. Il patrimonio gestito è di 141 milioni di euro mentre il TER è dello 0,18%. In tutto ci sono 37 partecipazioni con le prime 10 che pesano per quasi il 71%. Le azioni BPER Banca con il loro 2,04% di peso sono nelle retrovie. Lato tecnico l’ETF LU1681037518 è a replica fisica totale e non c’è distribuzione dei dividendi che, al contrario, vengono riaccumulati. Lato performance, la netta preponderanza nella classifica delle partecipazioni di Unicredit, Intesa Sanpaolo e Enel (tutte sopra al 10%) spiega gli ottimi rendimenti: +22% da inizio anno e +22,7 su base annua. Tuttavia nell’ultimo mese la prestazione è stata piatta.
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Altro ETF esposto alle azioni BPER Banca è l’Amundi FTSE MIB UCITS di cui c’è la versione a distribuzione di dividendi (Ticker ETFMIB) e quella ad accumulazione (Ticker MIBA). Come sempre molte caratteristiche in comune tra i due strumenti ma anche alcune differenze. Entrambi replicano l’indice Ftse Mib e quindi comprendono 40 partecipazioni. Entrambi a replica fissa, l’ETF ad accumulazione è piccolo con un AUM di appena 27 milioni di euro, quello a distribuzione vanta invece un patrimonio di 528 milioni di euro. Il TER in entrambi i casi è dello 0,35%. Il peso delle azioni BPER Banca non consente al titolo di rientrare nelle prime 10 partecipazioni. In entrambi i casi saimo sull’1,39% con le azioni Banco BPM che chiudono la top 10 delle partecipazioni con un peso del 2,53%. Per quello che riguarda le performance l’ISIN ETFMIB si è apprezzato del 21% da inizio anno, del 22,45% anno su anno ed è piatto su base mensile, mentre l’ISIN MIBA ha messo a segno un rendimento del 22,4% da inizio 2025, 23,8% anno su anno e dell’1% su base mensile.
Quarto ETF più esposto a BPER Banca è Xtrackers FTSE MIB UCITS (Ticker XMIB). Anche in questo caso l’indice replicato è il Ftse Mib, quindi 40 partecipazioni con le azioni BPER anche questa volta fuori dalla top 10 con il loro peso dell’1,37%. L’ETF XMIB prevede la distribuzione dei dividendi (annuale) e ha un patrimonio piuttosto basso (61 milioni di euro). Molto simili al Ticker ETFMIB le performance: +21% da inizio anno e segno invariato su base mensile.
Azioni BPER Banca VS ETF più esposti: il verdetto è chiaro
Tutte le percentuali che abbiamo fin qui snocciolato vanno in una sola direzione: a causa del peso ridotto delle azioni BPER, gli ETF esposti alla quotata modenese sono rimasti al palo non beneficiando del rally registrato dalla stessa BPER per effetto della conclusione positiva dell’OPS su Sondrio. Questo discorso vale ovviamente per la seduta di oggi ma anche su frame temporali più lunghi. Nell’ultimo mese le azioni BPER si siano apprezzate del 2,33% mentre da inizio anno la crescita è stata del 32,38%. Impressionante poi il rialzo anno su anno che oramai arriva al 52%.
La morale è semplice: per sfruttare il catalyst OPS su BPSO, l’investimento diretto in azioni BPER Banca resta la via maestra.
A proposito di fusione con la Popolare di Sondrio. BPSO è esposta su vari ETF in percentuali ancora più basso rispetto a quelle di BPER Banca (ad esempio 1,45% di peso nell’iShares EURO STOXX Small UCITS Ticker DJSC). Con la fusione tra le due banche (dovrebbe realizzarsi entro fine anno), il peso delle azioni BPER negli ETF dove è maggiore dovrebbe aumentare leggermente.
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