home page di google
ETF con maggiore esposizione a Alphabet (www.risparmioggi.it)

Nel giorno in cui impazzano gli acquisti sulle azioni Alphabet in scia ad una sentenza di un giudice federale americano che ha stabilito che Google non dovrà cedere il suo browser Chrome né tantomeno il sistema operativo Android, gli ETF a maggiore esposizione sul colosso di Mountain View non sembrano riuscire a tenere il passo pur confermandosi in trend positivo da inizio anno. Nulla di cui meravigliarsi visto che gli ETF, per loro natura, ammortizzano i ribassi in caso di crolli di un singolo titolo incorporato nell’indice replicato ma, al tempo stesso, non riescono neppure ad intercettare i momenti di forte rialzo (come quello in atto proprio ora sulle azioni Alphabet per effetto della storica sentenza). Insomma il prezzo della “maggiore tranquillità” degli ETF rispetto alle singole azioni è oggi evidentissimo con Alphabet.

E allora vediamo prima cosa sta accadendo alle azioni Google e poi la dinamica in atto sugli ETF più esposti a Alphabet.

Azioni Alphabet verso i nuovi massimi dopo lo scampato spezzatino

Cinque anni. Tanto è durato il braccio di ferro tra il Dipartimento di Giustizia Usa e i legali di Google. Sul banco degli imputati la presunta posizione di monopolio raggiunta da Google settore della ricerca online. Altissima la posta in gioco con le autorità federali (e dietro di loro tutta una serie di movimenti) che chiedevano lo spezzatino degli asset del colosso di Mountain View. Nel mirino, in particolare, il popolare motore di ricerca Chrome e il sistema Android. Di entrambi era stata chiesta la scissione dalla casa madre e il conferimento in una newco separata. Uno scenario rivoluzionario per il mondo delle ricerche online e terribile per il futuro di Google. Da oggi uno scampato pericolo perchè il giudice federale Amit Mehta che ha emesso la sentenza, pur adottando dei provvedimenti per contenere la posizione di monopolio di Google (il colosso tech dovrà condividere i dati di ricerca online con i suoi competitor), ha rigettato le richieste di scissione di asset. Google Chrome resterà quindi sotto l’ombrello di Alphabet.

Niente cessioni forzate, quindi, e inevitabile pioggia di acquisti sul titolo. Già nell’after-hours in progressione del 6%, le azioni Alphabet registrano nel primo pomeriggio di Wall Street un balzo dell’8,3% a ridosso dei 230 dollari. Proprio grazie a questo rally, si rafforza a oltre il 10% il verde dell’ultima settimana mentre l’attivo da inizio 2025 sale al 21%. La vittoria legale sta quindi aumentano la fiducia degli investitori. Non solo ma, proprio a seguito della sentenza, c’è stata un’impennata nel volume degli scambi sul titolo GOOG. I pezzi passati di mano in una sola seduta hanno superato gli scambi registrati in tutte le sedute di agosto.

Queste sono forse le prove più evidenti dell’entusiasmo attorno alle azioni Alphabet.

🔐 USA SOLO BROKER REGOLAMENTATI PER COMPRARE ETF e AZIONI 

La reazione sui 4 ETF a maggiore esposizione su Google

Molto più freddo il sentiment sugli ETF che seguono indici in cui le azioni Alphabet sono presenti con un peso rilevante. Sul mercato di ETF esposti a Google ce ne sono una marea: oltre 430 solo quelli che si possono comprare in Europa (UCITS) senza considerare tutti gli altri prodotti listati in Usa che sono raggiungibili dagli investitori italiani attraverso strumenti derivati come i CFD su ETF.

Limitando l’analisi solo a quelli con una partecipazione a doppia cifra di Alphabet e un patrimonio gestito di oltre 300 milioni di euro, è possibile isolare quattro ETF molto interessanti:

  • Xtrackers MSCI USA Communication Services UCITS (Ticker XUCM) che nel giorno della sentenza su Google segna una progressione dello 0,2%
  • iShares S&P 500 Communication Sector UCITS (Ticker IU5C) in rialzo dell’1,5%
  • Xtrackers MSCI World Communication Services (Ticker XWTS) addirittura in ribasso dello 0,15%
  • Amundi S&P Global Communication Services ESG (Ticker TELEW) anche esso in calo dello 0,15%

Niente di sorprendete dai rendimenti dei 4 ETF a maggiore esposizione su Google nel giorno della sentenza che evita lo spezzatino di Google. Senza farla tanto lunga chi volesse cavalcare questo driver e unirsi ai tanti che proprio ora comprano azioni GOOG spingendole sui massimi, è alle azioni reali che deve guardare e non agli ETF.

📌 Hai già scaricato il tuo ebook gratuito sui migliori ETF 2025? Risultato dell’analisi di XTB, contiene tanti dati utili sugli ETF con i migliori tassi di crescita. Puoi effettuare il download gratuito da qui 🆓

Il peso delle azioni Alphabet nei 4 ETF più esposti a Google

Peso a doppia cifra ma anche un AUM molto consistente sono i requisiti che abbiamo usato per stringere sugli ETF a più alta partecipazione di Alphabet.

Il campione è l’ETF XUCM che segue l’indice MSCI USA Communication Services 20-35 Custom a sua volta focalizzato sui titoli statunitensi a grande e media capitalizzazione classificati nel settore dei servizi di comunicazione. Con un patrimonio gestito di 760 milioni, questo ETF è il più grande tra quelli che replicano Google. 24 le partecipazioni attuali e Alphabet con il suo peso del 17,13% che si colloca alle spalle di Meta. Punto di forza di questo ETF è il TER molto basso (appena lo 0,12%). Per quello che riguarda i trend di rendimento da inizio 2025 siamo sul +4,11%, niente di eccezionale.

C’è poi l’ETF iShares S&P 500 Communication Sector UCITS che replica il paniere indice S&P 500 Capped 35/20 Communication Services. focalizzato sull’industria dei servizi di comunicazione Usa. In questo caso il patrimonio gestito è di 640 milioni di euro mentre il TER è dello 0,15%. 24 la partecipazioni complessiva con Alphabet che pesa per il 16,64% al terzo posto dopo Meta e Netflix (IU5C è uno dei più noti ETF esposti a Netflix). Capitolo performance: + 4% nell’ultimo mese, leggermente meno del prodotto citato prima.

Nell’Xtrackers MSCI World Communication Services (Ticker XWTS), le azioni Alphabet pesano per il 17,12% e sono la seconda partecipazione (su un totale di 68) collocandosi dietro a Meta. Il prodotto segue l’iindice MSCI World Communication Services 20/35 Custom che è focalizzato sul settore delle TLC dei paesi sviluppati (quindi non solo Usa). TER ancora più alto (0,25%), patrimonio gestito di 447 e rendimento 2025 del 6,72%, meglio degli altri.

Infine l’ETF TELEW di Amundi che vede le azioni Alphabet pesare il 16,31% contro il 19,3% delle Meta (seconda partecipazione su un totale di 54). L’ETF in questione replica l’indice S&P Developed Ex-Korea LargeMidCap Sustainability Enhanced Communication Services e vanta un patrimonio in gestione di 429 milioni. TER dello 0,18%, da inizio anno ha reso il 7,37% imponendosi come il migliore per rendimento tra gli ETF più esposti a Google. In ogni caso sempre lontano dalla performance 2025 delle azioni Alphabet.

Seguici su Telegram! Iscriviti qui

Questo articolo è stato redatto a solo scopo informativo e non si può considerare in alcun modo un’indicazione operativa. Il sito web non garantisce la correttezza e non si assume la responsabilità sull’utilizzo delle informazioni riportate.