aerospazio e grafico di borsa
Azioni Leonardo e accordo con Thales e Airbus (www.risparmioggi.it)

Spunto rialzista di quelli consistenti per le azioni Leonardo nella penultima seduta della settimana. Il colosso della difesa è stato bersagliato dagli acquisti fin dal primo minuto di scambi assumendo immediatamente il controllo del Ftse Mib con un verde del 3,45% a 52,24 euro. Dietro la chiara tendenza a comprare c’è un driver ben preciso: la sottoscrizione di un accordo con Airbus e Thales nel settore spaziale. E infatti, a riprova del fatto che sia proprio questa notizia a rendere euforico il mercato, ci sono gli altrettanto forti rialzi che sia le azioni Thales (+2,85% a 266 euro) che le azioni Airbus (+0,6% a 207 euro) stanno mettendo a segno a Parigi. Il fatto che più quotate del comparto difesa & aerospazio siano coinvolte nell’accordo e stiano beneficiando dello stesso nel loro trend di borsa suggerisce che, dopo oltre un mese di “ombra”, il faro sul settore difesa sia tornato ad accendersi.

Una situazione che di certo starà premiando quegli investitori che nelle scorse settimane avevano approfittato del deprezzamento dei titoli del comparto per comprare su prezzi più bassi. Emblematico proprio il caso delle azioni Leonardo: chi le ha comprate a metà ottobre a metà ottobre lo ha fatto anche a 48 euro. Ora, grazie proprio all’accordo strategico con Thales e Airbus, valgono oltre 52 euro. Ma dove potrebbero infine arrivare? Prima di occuparci di questo aspetto, vediamo cosa prevede questo accordo a tre sulla difesa e l’aerospazio.

Accordo Leonardo, Thales e Airbus: tutti i dettagli

L’intesa raggiunta tra Leonardo, Thales e Airbus è un Memorandum of Understanding ossia, in parole povere, una sorta di patto di intenti il cui obiettivo è quello di unificare le varie attività spaziali in una nuova società. La newco europea si occuperà dello sviluppo e della realizzazione di un portafoglio completo di tecnologie complementari e soluzioni integrate end-to-end, che spaziano dalle infrastrutture spaziali ai servizi (ad eccezione dei lanciatori). In pratica quella che nascerà sarà la concorrente europea a Starlink, il colosso satellitare leader globale di questo settore di nicchia della difesa.

Se l’obiettivo è a dir poco ambizioso, anche i numeri non sono da meno. La newco Leonardo – Thales – Airbus dovrebbe vantare un fatturato annuo di 6,5 miliardi di euro e soprattutto su un portafoglio ordini che dovrebbe essere pari a oltre tre anni di ricavi previsti.

L’intesa ha già stabilito la distribuzione del pacchetto di controllo della nuova società. Ad Airbus andrà il 35% delle azioni, a seguire Leonardo e Thales con il 32,5%. Il controllo sulla newco sarà congiunto con un bilanciamento della governance tra tutti e tre gli azionisti.

Insomma obiettivi e numeri impressionanti che, al di là dell’effetto che stanno avendo sulle azioni Leonardo (di cui parleremo tra poco) significano solo una cosa: torna l’hype sul settore difesa dopo che nelle ultime settimane, a causa della maggiore distensione geopolitica per effetto dell’accordo tra Israele e Hamas, c’è era stato un deciso retrofront.

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Fin dove possono arrivare i prezzi delle azioni Leonardo

La reazione immediata alla notizia dell’accordo a tre sull’aerospazio europeo, è stata all’insegna della vera e propria euforia. Ci sta soprattutto alla luce della lateralizzazione delle ultime settimane. Poi però si tratterà di capire quali sono le reali prospettive dell’intesa. Le intenzioni sono rombanti: Leonardo, Thales e Airbus puntano infatti a generare sinergie annue per diverse centinaia di milioni di euro all’anno. Questo però a partire dal dal quinto anno successivo dalla stipula dell’accordo. I tempi, quindi, non sono brevi anche perchè l’operatività della newco è attesa per il 2027. Il fatto che non sarà un’operazione a stretta concretizzazione non deve però impensierire: stiamo infatti parlando della nascita di una società europea che sarà destinata ad entrare nella storia visto che a competere con il colosso di Musk.

Del resto, nella conference call di presentazione dell’intesa, il numero uno di Leonardo Cingolani ha dichiarato che la newco sarà profittevole fin dal primo giorno nonostante lo scoglio rappresentato dai satelliti geostazionari di telecomunicazione.

Parlando di prezzi, grazie al rally in atto, le azioni Leonardo portano a quasi 5 punti percentuali il rialzo dell’ultima settimana e al 2% quello su base mensile (non va neppure commentato il +100% da inizio anno). Proprio per effetto della corsa a comprare azioni Leonardo, è andata giù sia quota 51,5 euro che quota 52 euro (entrambe significative). I massimi intraday raggiunti a 52,38 non escludono un possibile allungo fino a 53 euro. Questo in caso di prosecuzione del rialzo. Se invece i prezzi dovessero cambiare rotta, i 50 euro sarebbero il primo livello da attenzionare.

Tirando quindi le somme, in ottica speculativa la notizia dell’accordo a tre è palesemente un driver da sfruttare per fare trading sulle azioni Leonardo mentre in ottica da investimento l’intesa andrà a generare i suoi effetti ovviamente sul lungo termine. La cosa certa è che, in entrambi i casi, si tratta di un driver potenzialmente molto potente. Per cavalcarlo c’è il servizio React with XTB con zero commissioni fino a 100.000 euro (poi lo 0,2%), conto i 15 minuti e investimenti da 10 euro (maggiori informazioni sul sito ufficiale).

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