Inizia a comporsi il puzzle sul dividendo Eni 2026 relativo all’esercizio 2025. Se l’ammontare delle singole quattro tranche era noto già da metà maggio, le date di stacco precise erano state erano rimaste in sospeso. Sulla prima tranche del dividendo Eni 2026 ora si sa tutto perchè nel corso del consiglio di amministrazione dedicato all’approvazione dei conti semestrali, i vertici del Cane a Sei Zampe hanno definito la data in cui il primo dividendo trimestrale di Eni a valere sul 2025 verrà staccato (e quindi anche quando sarà pagato).
Tutti gli elementi sono quindi al loro posto e in particolare:
- ammontare della prima tranche del dividendo Eni 2026
- data di stacco e pagamento
- rendimento della cedola trimestrale alla luce dei prezzi attuali delle azioni Eni
Dividendo trimestrale Eni in stacco a settembre 2025: le decisioni ufficiali
La prima tranche del dividendo ENI a valere sull’esercizio 2025 sarà pari a 0,26 euro su un totale di 1,05 euro (lordi). La determinazione dell’ammontare del dividendo trimestrale del Cane a Sei Zampe ha confermato quindi le indicazioni che erano già arrivate dall’assemblea degli azionisti dello scorso 14 maggio. In quella circostanza era stato indicato il mese di stacco delle quattro cedole senza però precisare la data precisa. Per la prima tranche era stato fissato genericamente il mese di settembre. Oggi sappiamo che lo stacco del dividendo trimestrale di Eni avverrà lunedì 22 settembre. La seconda data da segnare sul calendario sarà il 24 settembre quando il dividendo verrà invece pagato.
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Quanto rende la prima tranche del dividendo Eni 2025?
Conoscendo l’ammontare della cedola e assumendo come riferimento il prezzo delle azioni Eni al termine dell’ultima seduta di scambi regolarmente conclusasi, nel nostro caso quella del 24 luglio, siamo in grado di calcolare quando rende la cedola. Ieri le azioni Eni hanno terminato la sessione di borsa 14,4 euro. Di conseguenza il dividend yield relativo alla cedola trimestrale sarà pari all’1,81% lordo.
Come valutare questo rendimento da dividendo? Siamo grossomodo in linea alla situazione di un anno fa. A settembre 2024 Eni staccò la prima tranche del dividendo 2025 relativo all’esercizio 2024: pari a 0,25 euro, rendeva l’1,75% sulla base dei 14,25 euro di pricing del titolo al termine dell’ultima seduta valida primo dello stacco (per la cronaca avvenuto il 23 settembre 2024).
Politica dividendi Eni 2026 confermata nell’ambito della semestrale
C’è la conferma in blocco di tutta la politica sui dividendi relativa all’esercizio 2025 (e in cui stacchi si allungheranno fino al 2026) nella relazione semestrale di Eni approvata ieri al consiglio di amministrazione del colosso energetico.
In particolare è stato confermato il rialzo del dividendo totale del 5% rispetto a quello staccato in relazione all’esercizio 2024. 1,05 euro sono l’importo complessivo del dividendo Eni 2026. Confermato anche l’avvio di un piano di acquisto di azioni proprie per un ammontare di almeno 1,5 miliardi di euro (buyback).
Da evidenziare che l’incremento della cedola è avvenuto nonostante risultati non particolarmente brillanti messi a segno nei primi sei mesi del 2025. Sia i ricavi che l’utile operativo che il risultato netto adjusted sono infatti risultati in flessione su base annua. In particolare il fatturato è passato dai 44,65 miliardi di un anno fa a 41,33 miliardi di euro evidenziando una contrazione del 7% mentre l’utile operativo proforma adjusted è sceso a 6,36 miliari di euro con un ribasso del 23% rispetto ai 8,22 miliardi dell’anno precedente. In calo anche il risultato netto adjusted che è stato si positivo per 2,55 miliardi di euro ma è risultato in calo rispetto ai 3,1 miliardi messi a segno nel primo semestre 2024.
Le azioni Eni nel corso dell’ultimo mese si sono apprezzate del 4,8% mentre da inizio anno sono cresciute del 7%. Secondo la media delle valutazioni rilasciate dai 22 analisti che coprono il titolo, ci sarebbe spazio per una ulteriori crescita del 4% essendo il prezzo obiettivo medio attestato a ridosso dei 15 euro.
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