azioni e ETF Enel
Rendimenti ETF più focalizzati sulle azioni Enel (www.risparmioggi.it)

Le azioni Enel da inizio 2025 hanno registrato una progressione del 9,2 per cento e attualmente scambiano a 7,68 euro. Il titolo dell’utility, proprio grazie alla buona performance di lungo termine, ha incrementato il livello di market cap ora pari a quasi 80 miliardi di euro (tra i più alti in assoluto sul Ftse Mib). Enel, però, non è solo una quotata che performa bene in borsa ma è anche un titolo molto generoso nei confronti dei suoi investitori. Proprio ieri c’è stato il pagamento del saldo sul dividendo 2025 che, considerando assieme all’acconto, ha garantito un rendimento del 6,4% annuo. Non si arriva agli yield delle banche ma è comunque tantissimo se si considera il carattere difensivo delle azioni Enel. Insomma chi ha in portafoglio questo asset (e sono milioni gli italiani ad essere esposti su Enel) ha la garanzia di protezione che solo le utilities possono dare ma al tempo stesso si è tolto non poche soddisfazioni nell’ultimo anno.

Non deve stupire se la platea degli ETF più esposti sia molto corposa con numerosi fondi quotati in cui il peso delle azioni Enel arriva alla famigerata doppia cifra. Visto che il posizionamento non è secondario è interessante confrontare i rendimenti degli ETF più esposti con l’andamento in borsa del titolo.

325 ETF con azioni Enel in quotazione

I numeri della rappresentazione di Enel negli ETF sono impressionanti. 325 fondi negoziati ma soprattutto ben 9 con le azioni Enel ad oltre il 10% di peso. Ci sono ETF ad accumulazione di dividendi e altri a distribuzione. Tra quelli che vedono le azioni Enel pesare di più, alcuni presentano un patrimonio molto ampio mentre altri sono piuttosto piccoli. E poi ci sono gli indici che vengono replicati: ovviamente il Ftse Mib e il MIB ESG basato sui criteri di sostenibilità ma anche l’indice MSCI Europe Utilities che replica le più grandi utilities europee.

La diversificazione che è possibile avere attraverso gli ETF esposti ad Enel è quindi molto pronunciata. Il livello di rischio, come per tutti gli ETF, è più basso rispetto a quello legato all’investimento diretto in azioni.

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La classifica dei 5 ETF più posizionati sulle azioni Enel

Assumendo come criterio quello del peso, l’ETF in assoluto più esposto alle azioni Enel è Xtrackers MSCI Europe Utilities Screened UCITS (XS6R). Si tratta di un prodotto da tempo listato (luglio 2007 la data di lancio) che segue l’andamento dell’indice MSCI Europe Utilities Screened 20-35 garantendo un’esposizione sulle maggiori società di servizi dell’Europa. Le azioni presenti nell’indice sono filtrate alla luce dei criteri ESG. 19 partecipazioni in tutto con Enel che spicca al secondo posto con il 16,3% preceduta solo dalla spagnola Iberdrola. ETF ad accumulazione di dividendi, prevede la replica fissa e presenta un TER dello 0,17%. Unico neo è il patrimonio gestito: con un AUM che non arriva a 50 milioni di euro, è un ETF piuttosto piccolo.

Se però si scorre la classifica degli ETF più posizionati su Enel, allora è possibile trovare prodotti più liquidi:

  • SPDR MSCI Europe Utilities UCITS (STUX): ETF impostato sulla replica dell’indice MSCI Europe Utilities 20/35 Capped (senza discriminante ESG) è composto da 23 partecipazioni. Il peso delle azioni Enel è al 14,22%, percentuale che vale il secondo posto sempre dopo Iberdrola. Lanciato nel 2014 presenta un patrimonio di 168 milioni di euro. Il TER è dello 0,18% e non c’è distribuzione di dividendi.
  • iShares STOXX Europe 600 Utilities UCITS (EXH9): sale ancora l’AUM che in questo ETF è pari a 431 milioni di euro. ETF con replica fisica dell’indice STOXX Europe 600 Utilities, formato da tutto il settore delle utilities europee. 27 le partecipazioni con il peso di Enel al 13,11% dopo Iberdrola e National Grid. A differenza dei primi due prodotti, in questo caso la politica è a distribuzione di dividendi e questo spiega anche il TER allo 0,47%. A livello geografico, l’ETF è focalizzato su Regno Unito, Spagna e Italia in terza posizione.
  • Amundi Italy MIB ESG UCITS (FMI): ETF che permette di esporsi sull’indice MIB ESG che replica società italiane scremate in base ai criteri ESG. Prodotto ad accumulazione con replica fissa ha un TER dello 0,18%. Le partecipazioni attuali sono 37 con il peso delle azioni Enel all’11,2% dopo Unicredit e Intesa Sanpaolo. Il patrimonio gestito è pari a 135 milioni di euro.
  • Amundi FTSE MIB UCITS ETF (ETFMIB e MIBA): di questo prodotto ci sono sia la versione a distribuzione che quella ad accumulazione dei dividendi (rispettivamente primo e secondo ticker). Le caratteristiche in relazione al posizionamento su Enel sono simili: 40 partecipazioni in entrambi i casi con il 10,56% di Enel che vale il terzo posto. Per il resto ci sono differenze su AUM (la versione a distribuzione ha un patrimonio di 528 milioni di euro mentre quella ad accumulazione di appena 27 milioni di euro. 0,35% il TER in entrambe le versioni.

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Meglio azioni Enel o gli ETF più posizionati?

Nel 2025 il titolo Enel si è apprezzato del 9% ma nell’ultimo mese ha perso il 5,6%. Rispetto a queste performance ecco come s sono posti gli ETF più esposti:

  • Xtrackers MSCI Europe Utilities Screened UCITS (XS6R): +19% nel 2025 e -1,2% nell’ultimo mese
  • SPDR MSCI Europe Utilities UCITS ETF (STUX): +20,7% nel 2025 e -1% nell’ultimo mese
  • iShares STOXX Europe 600 Utilities UCITS (EXH9): +20,76% nel 2025 e -1% nell’ultimo mese
  • Amundi Italy MIB ESG UCITS (FMI): +22% nel 2025 e +3% nell’ultimo mese
  • Amundi FTSE MIB UCITS ETFMIB: +23,27% nell’anno e +5,19% nell’ultimo mese

I 5 ETF più esposti a Enel si possono dividere in due gruppi: quelli che replicano l’indice europeo delle utility e quelli che seguono il Ftse Mib. Nel primo caso è presente un rendimento positivo di circa il 20% da inizio anno e un leggero calo nell’ultimo mese. Nel caso caso il rendimento da inizio 2025 è nettamente più alto del 25% ed è presente un rialzo anche su base mensile. In entrambi i casi abbiamo a che fare con ETF che rendono meglio dell’investimento in azioni Enel.

Quindi gli ETF più posizionati su Enel si possono considerare un’alternativa all’acquisto diretto di azioni.

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