E’ stato emesso appena pochi giorni fa un nuovo certificato marchiato Barclays che come unico sottostante ha le azioni Tesla. Il prodotto in questione è l’ISIN XS3058018873 e ha data di scadenza il 10/07/2028. Il timing dell’emissione è sorprendente (e ovviamente non è un caso). Le azioni Tesla da alcune settimane sono nuovamente sotto ai riflettori dopo che il patron Musk ha annunciato il lancio di nuovo partito denominato America Party il cui obiettivo è fare concorrenza all’ex alleato Trump. Il presidente americano e il numero uno di Tesla sono da tempo ai ferri corti e l’andamento in borsa delle azioni TSLA ha risentito di questo braccio di ferro. La quotata scambia a 303 dollari con un ribasso del 6% solo nell’ultimo mese e del 30% da inizio anno. Alla base della negativa prestazione in corso ad inizio 2025 ci sono svariati fattori che, in questa sede, poco interessano. Ciò che conta evidenziare è che il nuovo certificato di Barclays è arrivato proprio in un momento di possibile svolta per Tesla. Con i prezzi bassi (anche se superiori del 7% nel raffronto annuo) e l’assist del nuovo partito, Musk punta a far ripartire la sua società.
La scommessa è capire se possa effettivamente riuscirci. Ed è proprio su questo punto che il prodotto XS3058018873 potrebbe avere le sue carte da giocare. La prima è la barriera proposta: 65% sia per i premi periodici (trimestrali) che la barriera. Cosa significa uno sbarramento simile? In pratica il certificato consente di avere un profitto non solo in caso di rialzo del titolo Tesla alle date di valutazione intermedia / scadenza ma anche se la perdita non dovesse eccedere il 35% escluso. Con perdite fino al 30 ma anche 34% c’è profitto. Inutile dire che esso non ci sarebbe investendo direttamente in azioni Tesla. La seconda carta che il certificato ha da giocare è proprio il premio: 3,07% ogni trimestre significa un potenziale 12,28% annuo (lordo).
Ce ne è abbastanza per un’analisi più specifica.
Certificato su azioni Tesla di Barclays: le caratteristiche
I due assi portanti del certificato ISIN XS3058018873 di Barclays li abbiamo già commentati. Ci sono però altre caratteristiche che meritano di essere attenzionate: l’effetto quanto e la presenza della memoria. La prima è indiscutibilmente un punto di forza, la seconda è un tratto comune nei prodotti cash collect. Effetto Quanto significa che non c’è il rischio e questo nonostante le azioni Tesla siano denominate in Dollari. Ebbene il certificato è invece denominato in Euro e il grande vantaggio è che ogni premio, laddove dovesse scattare in relazione al requisito della barriera, sarebbe in Euro. 1000 euro investiti sull’ISIN XS3058018873? Il premio trimestrale sarebbe di 7 euro senza alcuna conversione.
La quotazione del prodotto è su EuroTLX.
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Il prezzo strike delle azioni Tesla è 315,35 dollari
Il nodo su cui tutto si gioca è il prezzo strike. Esso è stato fissato a 315,35 dollari (quindi guardando l’andamento odierno del titolo Tesla siamo già leggermente sotto).
Vediamo le implicazioni di questo strike rispetto alla barriera al 65%.
Detraendo il massimo della perdita possibile, i prezzi di Tesla scendono a 204,9775 dollari. Questo è in soldoni il livello barriera. Alle date di valutazione intermedie (trimestrali) i valori di Tesla non devono essere più bassi di questa soglia. Se dovessero esserlo, niente premio del 3,07% lordo che tuttavia non sarebbe però perso visto che c’è sempre l’effetto memoria. Il premio quindi viene portato in dote alla verifica successiva e viene pagato se la barriera è rispettata (in caso contrario no ma, ancora una volta, non si perde).
Scenari del certificato alla scadenza
10 luglio 2028 è la data di scadenza di questo certificato. Due gli scenari possibile al termine di vita del prodotto:
- se il prezzo delle azioni Tesla ha perso meno del 35% allora la barriera è rispettata: in tal caso scatta il rimborso si tutto il capitale nominale a cui poi si aggiunge anche l’ultimo premio trimestrale e i premi non pagati (per via dell’effetto memoria)
- se le azioni Tesla hanno perso dal 35% in su allora niente rimborso del capitale nominale e niente premio. In tal caso scatta il rimborso basato sul classico meccanismo della linearità con la prestazione dello stesso titolo.
Il fatto che il mancato rispetto della barriera pregiudichi la restituzione del capitale al 100% è l’attestazione che non si tratta di un certificato a capitale garantito e che quindi il livello di rischio è più alto.
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