La pensione lavoratori precoci è quella che consente ai lavoratori di accedere alla domanda di pensionamento con 41 anni di contributi, indipendentemente dall’età anagrafica del soggetto. Ti illustrerò ora dettagliatamente tutti i requisiti per accedervi cosicché tu possa avere un’idea chiara.

Lavoratori precoci: chi sono?

Con il termine lavoratori precoci si indica tutte quelle persone che hanno cominciato a lavorare prima del raggiungimento dei 18 anni e che hanno maturato più di 40 anni di contributi. E in virtù della recente Legge di Bilancio 2017, precisamente grazie all’articolo 1 co. 199, possono accedere alla pensione. Ci sono, però, determinati requisiti e condizioni da soddisfare per poterne avere diritto. Andiamo a vedere quali sono.

Pensione lavoratori precoci: requisiti

Come regola di carattere generale, è indispensabile aver lavorato almeno 12 mesi prima del compimento dei 18 anni e aver raggiunto l’anzianità necessaria dal punto di vista contributivo entro la data del 31 Dicembre 1995. Oltre a ciò, si rendono necessarie altre specifiche condizioni, ovvero essere:

  • lavoratori impiegati in mansioni usuranti e/o notturni (in questa categoria sono state inserite, ad esempio, le mansioni di lavoratori in linea di catena, lavoratori notturni in generale, conducenti di veicoli con relativa capienza uguale o superiore ai 9 posti utilizzati per servizio pubblico di trasporto);
  • in stato di disoccupazione, con la conseguente cessazione del rapporto lavorativo a causa di un licenziamento per giusta causa, oppure per risoluzione consensuale facendo riferimento all’articolo 7 della legge 15 Luglio 1966, n. 604, o ancora che abbiano concluso il rapporto di lavoro da almeno 3 mesi o che usufruiscano della NASPI o di altre indennità;
  • lavoratori autonomi e dipendenti con una chiara riduzione della capacità lavorativa. È necessaria una percentuale d’invalidità civile uguale o superiore al 74%.
  • caregivers, ovvero, persone che, al momento della richiesta e per un ammontare di tempo di almeno 6 mesi, hanno accudito il coniuge o un parente di primo grado. È richiesto che sia un convivente con situazione grave di handicap, il tutto ai sensi del relativo articolo 3, comma 3, della legge 5 Febbraio 1992, n.104. A tal riguardo, però, ti ricordo che con la recente Legge del Bilancio del 2018, la norma si è estesa anche al secondo grado di parentela rispettando, però, alcuni principi: ad esempio è obbligatorio che i genitori o il coniuge della persona con grave handicap abbiano raggiunto i 70 anni o siano anche loro affetti da patologie con handicap oppure mancanti.
  • lavoratori che svolgono mansioni considerate gravose (la lista dei lavori presi in considerazione si è ulteriormente ampliata dal 1° gennnaio 2018 includendo ben 15 attività, tra cui pescatori, personale vario viaggiante in mezzi marittimi, operai del settore agricoltura, pesca o zootecnica, facchini, conducenti di mezzi pesanti, guidatori di gru o macchinari per la perforazione, infermieri e altri ancora) e che abbiano svolto questi lavori per una durata di almeno 7 anni negli ultimi 10, oppure per una durata di almeno 6 negli ultimi 7 anni. (Se soddisfi questo requisito e vuoi personalmente assicurarti se il tuo lavoro rientri o no nelle categorie prese in considerazione, ti consiglio di dare un’occhiata al sito dell’INPS dove troverai una lista aggiornata con tutte le informazioni utili).

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Quota 41 precoci: dettagli

Ti ricordo che hai l’opportunità di presentare la domanda di prepensionamento sino al 2026. Dall’anno successivo le cose cambieranno con un aumento dei tempi richiesti. Infatti, fino al 2036 verranno richiesti 2 mesi in più ogni 2 anni. Bisogna anche considerare che sono accettati e sono legalmente validi solo quei contributi frutto di attività dipendente o autonoma, anche non continuativa, per un periodo di almeno 12 mesi prima del compimento dei 18 anni. Tutte le altre tipologie di attività come, ad esempio, il riscatto della laurea, non contribuiscono a soddisfare i requisiti richiesti. Infine una piccola precisazione: per potere avanzare la richiesta è necessaria la cessazione del rapporto lavorativo, ma solo per i lavoratori dipendenti; per i lavoratori autonomi, invece, questo non è richiesto.

Pensione lavoratori precoci: come presentare la domanda

Per poter avanzare la tua richiesta per la pensione anticipata riservata ai precoci, dovrai presentare la domanda all’INPS entro la data del 30 novembre 2020. La presentazione della domanda è totalmente gratuita e può essere effettuata tramite i vari enti di patronato utilizzando i loro servizi telematici, contattando il Contact Center al numero gratuito 803 164 da linea fissa o lo 06 164 164 da linea mobile, oppure semplicemente online attraverso la compilazione di un modulo sul sito INPS.